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Da Schiller, "die Räuber":
"Ahndete mirs nicht, da er, noch noch ein Knabe, den Mädels so nachschlenderte...
Salve a tutti.
Quando ho letto questo verbo l'ho collegato subito a ahnden (bestrafen, rächen) coniugato al preterito, ma due traduzioni consultate lo traducono "prevedere, presentire", che sarebbe ahnen.
Qualcuno può dunque chiarirmi se nel tedesco di Schiller il verbo ahnen alla prima persona singolare del preterito è pure ahndete?
Hier kann nur "(etwas) ahnen" gemeint sein ... Siehe auch: LEOs Flexionstabelle ... diese Konjugationsform bei Schiller ist mir aber - im heutigen Deutsch - nicht geläufig ... und nur im Kontext des Satzes eindeutig verständlich ...
È così infatti. Lo si trova anche in altri autori, vedi ad esempio Kleist ,Der zerbroche Krug': "Mir ahndet heut nichts Guts, Gevatter Licht.*
Grazie no me bré e sirio60 per gli interventi.
@sirio60 sai dirmi il motivo di queste forme? Ovvero è un modo di coniugare tipico della lingua dell'epoca o sono ragioni metriche o altro?
http://www.latein.at/phpBB/viewtopic.php?f=11...
"dichterisch veraltet"
Si tratta di un'espressione poetica dell'epoca, vedi anche la discussione di cui sopra.
Poiché la discussione del link è un poco digressiva ed eccentrica, forse è utile riassumere così, sulla scorta del Kluge: ahnden è ipercorrettismo di ahnen, caduto poi in disuso per evitare l'omonimia ahnden/strafen
@sirio60 Grazie per il link.
@ionio Grazie per la risposta.