https://www.treccani.it/vocabolario/silvanite/
silvanite (o sylvanite) s. f. [dal nome della (Tran)silvan(ia), regione naturale e storica della Romania, dove è stato trovato nei filoni auriferi di alcuni giacimenti]. – Minerale monoclino, tellururo di argento e oro, di colore bianco argenteo tendente al giallo, con lucentezza metallica; i suoi cristalli, riuniti per lo più in aggregati dendritici, simulano una scrittura, per cui il minerale è anche detto tellurio grafico o oro grafico. ...
https://mineralsauvage.altervista.org/silvani...
... La silvanite è un minerale della classe dei solfuri. Fu scoperta nel 1835 in una miniera a Baia de Arieș (allora chiamata Aranyosbánya) nel distretto di Alba, nella regione della Transilvania (Romania, poi Ungheria), che prende il nome da questa regione. I sinonimi poco utilizzati sono: aurotellurite, goldschmidtite o tellurio giallo .
Si presenta in cristalli tozzi tabulari o prismatici, ricchi di facce, o in forme dendritiche, o in aggregati granulari. Il colore è bianco argenteo con sfumature gialle.
La silvanite è uno dei pochi minerali in cui l’ oro si trova naturalmente sotto forma di un composto. Questo perché l’ oro del metallo prezioso forma solo composti stabili con il raro tellurio semimetallo, mentre altri composti d’oro si decompongono facilmente per formare oro elementare. ...
http://www.fossili.it/minerali2/o/oro.html
... GENESI: l'oro si forma nelle rocce madri o per deposizione da fluidi caldi in circolo (si separa nella fase idrotermale) o per decomposizione di minerali che lo contengono in tracce (pirite, antimonite, marcasite, calcopirite, nagyagite, calaverite, sylvanite, krennerite). Poiché non si ossida, non si modifica in condizioni normali e non tende a legarsi ad altri elementi, si trova quasi sempre allo stato nativo (può però formare leghe naturali con l'argento). In maggior parte si rinviene sulle vene di quarzo aurifero che attraversano rocce granitiche, ma a causa dell'elevata densità l'oro si rinviene anche in giacimenti secondari (placers), dove l'oro si deposita nella fase sedimentaria ...
https://www.chimicamo.org/chimica-generale/te...
... Successivamente scoprì che si trattava di un nuovo elemento ma il suo lavoro rimase dimenticato fin quando nel 1798 il chimico tedesco Martin Heinrich Klaproth pubblicò la scoperta di Müller von Reichenstein a cui riconobbe il merito e denominò l’elemento tellurio dal latino tellus che significa terra.
Il tellurio viene rinvenuto libero in natura ma viene ottenuto da minerali quali la silvanite sotto forma di (Au,Ag)2Te4, nella calaverite e nella krennerite sotto forma di tellururo di oro AuTe2.
Attualmente la maggior parte del tellurio viene ottenuta come sottoprodotto dall’estrazione e raffinazione del rame. ...
https://it.wikipedia.org/wiki/Silvanite
La silvanite o sylvanite è un minerale, tellururo di argento e oro.
Deriva dalla regione Transilvania (Romania)[1][2]. Descritta per la prima volta nel 1835[2] da Noel Martin Joseph de Necker, botanico e naturalista.
Abito cristallino
Laminoso-micaceo, prismatico, scheletrico (cristalli con contorni dai crudi profili).[3]
Origine e giacitura
Comunemente in vene idrotermali di bassa temperatura, ma anche in di media ed alta temperatura e comunemente anche tra gli ultimi minerali formati[1]. Il minerale si trova in alcune miniere aurifere con oro nativo ed altri tellururi[3]. Paragenesi con krennerite, petzite e calaverite
Forma in cui si presenta in natura
In lamelle come molte miche, in aggregati scheletrici.[1][3] Talora alcuni di questi aggregati sembrano una scrittura con strani caratteri a cui il nome di "oro grafico"[3][4] o "tellurio grafico"[4]. ...
https://de.wikipedia.org/wiki/Sylvanit
Sylvanit (kurz Sylvan), unter anderem auch als Schrifterz bekannt,[6] ist ein eher selten vorkommendes Mineral aus der Mineralklasse der „Sulfide und Sulfosalze“ mit der idealisierten chemischen Zusammensetzung AuAgTe4[3] und damit chemisch gesehen ein Gold-Silber-Tellurid, die chemisch mit den Sulfiden verwandt sind.
Sylvanit kristallisiert im monoklinen Kristallsystem und entwickelt stahlgraue bis silber- oder zinnweiße, gelegentlich nach messinggelb übergehende Kristalle mit einem kurzprismatischen bis dicktafeligen Habitus und bis zu einem Zentimeter Größe. Die Oberflächen der vollkommen undurchsichtigen (opaken) Kristalle weisen einen starken metallischen Glanz auf. Auch dendritische, lamellenförmige oder körnige Mineral-Aggregate sind bekannt. ...
https://www.mineralienatlas.de/lexikon/index....
Sylvanit
... Farbe stahlgrau, silberweiß mit Neigung zu gelb, cremeweiß
Strichfarbe stahlgrau, silberweiß
Glanz Metallglanz
Mohshärte 1.5-2
Spaltbarkeit vollkommen {010}
Bruch uneben
Unbeständigkeit + HNO3
Kristallsystem monoklin, P2/c
Morphologie Kristalle sehen wie Hyroglyphen aus, Skelettbildungen, Dendriten, körnig ...
https://www.wissen.de/lexikon/sylvanit
LEXIKON
Sylvanịt
[der; nach den Fundorten in Transsylvanien]
Schrifterz; Schrifttellur
zinnweißes, auch gelbbraunes, metallglänzendes Mineral (Golderz); chemische Formel AgAuTe4; monoklin; Härte 1,5–2. ...
https://www.seilnacht.com/Minerale/2sylvan.html
... Sylvanit ist ein relativ seltenes Mineral, aus dem Gold, Silber und Tellur gewonnen werden können. Das Verhältnis von Gold zu Silber variiert. Ist viel Gold enthalten, glänzt das Mineral eher golden, bei einem höheren Silbergehalt erscheint es silbergrau. Das Mineral ist sehr weich, hat aber eine hohe Dichte. Typisch ist die graue Strichfarbe. Die Kristalle sind blättrig, tafelig, säulig, skelettartig oder fiederartig, auch körnige oder dendritische Aggregate treten auf. Der Sylvanit schmilzt vor dem Lötrohr unter Bildung eines weißen Rauches und eines grauen Korns. In konzentrierter Salpetersäure scheidet sich Gold ab, in Königswasser Silberchlorid. ...
https://www.chemie.de/lexikon/Sylvanit.html
Sylvanit (Schrifterz) ist ein Mineral aus der Ordnung der einfachen Sulfuride. Es wurde 1835 zuerst von Necker beschrieben und nach dem Fundort in Transsylvanien benannt. Es bildet monokline Kristalle, die gewöhnlich zu reihenförmigen, schriftähnlichen Aggregaten gruppiert sind. Es findet sich auch derb und eingesprengt und ist licht stahlgrau bis zinnweiß. Seine Mohs-Härte beträgt 1,5-2 und sein spezifisches Gewicht ist 7,99-8,33 g/cm3. Es besteht aus Gold, Silber und Tellur (AuAg)Te2 mit 24,8-26,97% Gold und 11,47-13% Silber, auch etwas Antimon, Blei und Kupfer. Weißtellur und Gelberz sind die an Blei (bis 13,8%) und Antimon (bis 8,5%) reicheren Varietäten. Es ist nahe verwandt mit Calaverit und von diesem schlecht zu unterscheiden. Das Erz findet sich mit anderen Tellurerzen, gediegenem Gold, Quarz und Eisenkies auf schmalen Gängen bei Offenbanya und Nagyag in Siebenbürgen sowie in Kalifornien und wird zu Gold und Silber verwertet. ...