(an den belehrbaren Stahlbauern)
Oltre che congiunzione temporale subordinante, l’it. dopo può essere:
1. preposizione: “La quiete dopo la tempesta”;
2. avverbio di tempo (e di luogo): dopo leggerò la tua lettera;
3. avverbio pronominale: prima leggo la lettera, dopo ne farò un estratto;
Poiché assolve tutte queste funzioni, esso può essere usato indifferentemente. In sostanza viene a cadere la distinzione del tedesco fra dopo (nach) e dopo di ciò (danach), o, per meglio dire, la funzione pronominale è data per implicita o sottintesa nella funzione avverbiale = prima leggo la lettera, dopo [di ciò/di che/dopo la lettura] ne farò un estratto. Questo vale solo per dopo, non per i suoi sinonimi poi, più tardi, in séguito ... che non hanno la stessa versatilità di dopo.